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Lunedì, 26 Settembre 2016

Culturability: Cultura e innovazione sociale in spazi da rigenerare

Ecco i cinque progetti selezionati da Fondazione Unipolis

A ognuno 50 mila euro e un percorso di accompagnamento

Scelti tra i 522 provenienti da tutta Italia e tra i 15 finalisti che avevano partecipato

alle giornate formative: 400 mila euro il valore complessivo del bando culturability

Edifici pubblici inutilizzati, fabbriche dimesse, caserme chiuse, cascine abbandonate, piazze vuote che riprendono vita, rinascendo come luoghi di cultura e spazi di comunità. Sono queste le sfide che raccontano i cinque progetti selezionati con il bando culturability di Fondazione Unipolis, una call indirizzata al sostegno di progetti culturali innovativi ad alto impatto sociale che rigenerano spazi abbandonati o sottoutilizzati.

Eccoli: CasciNet: rigenerare terra, persone, territori (Milano); CasermArcheologica + Art Sweet Art (Sansepolcro – Arezzo); Hostello delle idee (Terni e Rieti); LAB+: Piazza Gasparotto Urban Living Lab (Padova); MUFANT – MuseoLab del Fantastico e della Fantascienza di Torino.

La scelta è stata effettuata da un’apposita Commissione di Valutazione fra i 15 progetti finalisti che, avendo superato la prima fase di selezione del bando nel mese di maggio, erano stati ammessi a un primo percorso di accompagnamento e formazione – organizzato da Unipolis in collaborazione con Avanzi/Make a Cube³ e Fondazione Fitzcarraldo – finalizzato a migliorare e sviluppare le diverse proposte. Un lavoro difficile quello della Commissione, che si è trovata a scegliere fra iniziative di notevole qualità e prospettiva, già sottoposte a una impegnativa selezione tra ben 522 proposte progettuali arrivate da tutta Italia. 

A conclusione del percorso di selezione hanno prevalso i progetti più vicini agli obiettivi indicati dal bando e che meglio hanno saputo interpretarne lo spirito. Ciascuno dei 5 progetti riceverà 50 mila euro e la possibilità di prendere parte a un ulteriore percorso di accompagnamento e mentoring. Complessivamente, 400 mila euro stanziati da Fondazione Unipolis, tra contributi economici per lo sviluppo dei progetti selezionati, attività di accompagnamento per l’empowerment dei 15 team finalisti, rimborsi spese per partecipare alle attività di supporto e formazione. Proprio in considerazione del valore di tutti i 15 progetti finalisti e dell’impegnativa attività svolta durante l’intero percorso del bando e in particolare nelle sei giornate formative svoltesi tra giugno e luglio a Bologna e Napoli, la Commissione ritiene di segnalare anche i dieci che non hanno superato la selezione finale, ma hanno tutte le condizioni per poter trovare la strada per la loro realizzazione: CulturACT3: Acceleratore Culturale Territoriale (Reggio Calabria); DLF: cantieri interculturali per una città inclusiva (Pisa); expostModerno (Bari); Mana Grika (Calimera – Lecce); Ortofficine Culturali (Rivolta d’Adda – Cremona); Piazza dei Colori, il giro del mondo in una piazza! (Bologna); Rinasce Pozzo Sella (Iglesias); Stazione Chiaravalle Project (Milano); Terzo Paesaggio (Roma); viadellafucina16 (Torino).

Il progetto vincitore presentato da Rieti e Terni

HOSTELLO DELLE IDEE

L’Hostello delle idee è un progetto di rigenerazione di una casa/foresteria annessa ad una ex fabbrica chimica oggi convertita in un centro culturale multidisciplinare, il CAOS con sede a Terni.

L’Hostello prevede la realizzazione di uno spazio di ricettività a basso costo per viaggiatori, turisti e curiosi che quattro volte l’anno si trasforma in Scuole Stagionali per la rigenerazione urbana: una “palestra della mente” nel cuore dell’Italia centrale per sperimentare nuove soluzioni e disegnare politiche di integrazione territoriale che interessano l’area vasta Terni-Rieti.

La proposta progettuale nasce dalla spinta bottom-up di un gruppo di lavoro misto, frutto della collisione di due recenti esperienze attive sul territorio e con sfide professionali comuni: Indisciplinarte coinvolta nella progettazione di CAOS, uno spazio rigenerato grazie ad un’ampia offerta culturale e il progetto Next Rieti, legato al recupero della ex area industriale Snia Viscosa a Rieti. Il progetto, andando oltre il recupero di un immobile abbandonato, coniuga un’offerta formativa volta a sperimentare nuove pratiche di co-progettazione e un sistema ricettivo innovativo il cui ricavo finanzia il frutto dell’attività formativa,

coinvolgendo e responsabilizzando nella scelta il turista che alloggia nell’Hostello.

Il sistema di offerta si sviluppa su due piani, fisico e concettuale:

IL PIANO TERRA DELLA CASA
ospiterà le attività delle 4 Scuole: 10 partecipanti per Scuola (selezionati tramite call aperte) impegnati in una residenza di 10 giorni, con l’obiettivo finale di sviluppare una proposta progettuale a partire da casi specifici situati nel territorio, che necessitano di supporto e nuovi sguardi. Le proposte andranno a far parte di un archivio dinamico e interattivo visitabile al piano terra, oltre che sul web.

IL PRIMO PIANO DELLA CASA
conterà 10 posti letto, in grado di accogliere tutto l’anno turisti e viaggiatori e di ospitare con la formula della co-abitazione i 10 partecipanti delle quattro Scuole Stagionali.

I due piani saranno connessi tra loro attraverso un meccanismo di CROSS FUNDING:

il costo del posto letto contribuirà a finanziare una delle proposte progettuali, avanzate dai partecipanti delle Scuole e contenute in archivio e consultabili sulla piattaforma web al momento della prenotazione.

Le proposte che non avranno raggiunto il livello di finanziamento necessario a fine anno saranno sottoposte a una commissione incaricata di sceglierle sulla base della fattibilità e finanziarle in un modello economico scalabile che impatta concretamente sulle trasformazioni dei territori e ricava sostenibilità mettendo a frutto il grande pregio turistico dell’area.